Quando si rompe un molare, la prima preoccupazione è capire cosa fare per evitare complicazioni. Un dente molare spezzato può causare dolore, difficoltà nella masticazione e, se non trattato, può portare a infezioni o alla necessità di un’estrazione. Vediamo quali sono le opzioni e i passaggi da seguire in base alla gravità del problema.

Come gestire un molare rotto

La prima cosa da fare se ci si accorge di avere un molare rotto è rivolgersi al dentista. Nonostante i molari siano robusti, possono rompersi a causa di traumi, carie profonde o precedenti trattamenti come una devitalizzazione. È importante agire tempestivamente per evitare che la frattura si aggravi.

  • Dente rotto senza dolore: In alcuni casi, il dente rotto non provoca dolore immediato. Questo potrebbe indicare una frattura parziale o coinvolgere un dente già devitalizzato. Anche se non si avverte dolore, è fondamentale rivolgersi a un dentista per evitare che il danno si estenda.
  • Dente rotto con dolore: Se il dente è fratturato e si avverte dolore, il problema potrebbe essere legato all’esposizione del nervo o alla presenza di una carie. In questo caso, il dolore può essere costante o acutizzarsi durante la masticazione o il contatto con bevande fredde o calde.

Tipologie di rottura del molare

I molari possono rompersi in diversi modi, ognuno dei quali richiede un intervento specifico:

  • Molare scheggiato: Se solo una piccola parte del dente è stata scheggiata, potrebbe essere possibile risolvere il problema con una semplice ricostruzione utilizzando materiale composito.
  • Molare spezzato a metà: Quando un dente si spezza in modo più esteso, bisogna valutare se è possibile salvarlo. In alcuni casi, potrebbe essere necessario incapsulare il dente con una corona dentale per proteggerlo.
  • Frattura sotto la gengiva: Le fratture che coinvolgono la radice o che si estendono sotto la gengiva sono più complicate da trattare. In questi casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico o, nei casi più gravi, l’estrazione del dente.

Cosa fare in caso di carie o molare bucato

Se la rottura del molare è causata da una carie profonda, il dente è più vulnerabile alla frattura. Le carie indeboliscono lo smalto e la struttura interna del dente, rendendolo suscettibile alla rottura durante la masticazione. Il trattamento dipenderà dallo stadio della carie:

  • Carie iniziale: Se la carie non ha ancora compromesso gran parte del dente, potrebbe essere sufficiente rimuoverla e procedere con una ricostruzione.
  • Carie avanzata: Quando la carie ha distrutto una porzione significativa del dente, potrebbe essere necessaria una devitalizzazione prima di procedere con la ricostruzione o la capsula.

Estrarre o salvare il molare?

La decisione di estrarre o salvare un molare rotto dipende dalla gravità della frattura. Se il dente può essere salvato, il dentista potrebbe optare per una ricostruzione o l’inserimento di una capsula. Se invece la frattura è troppo estesa o ha compromesso la radice, potrebbe essere necessaria l’estrazione.

  • Estrazione di un dente rotto: Quando non è possibile salvare il molare, si procede con l’estrazione. Successivamente, il dentista potrà consigliare un impianto dentale per sostituire il dente mancante e mantenere la corretta funzionalità masticatoria.
  • Implantologia: In caso di estrazione, è possibile valutare la sostituzione del dente con un impianto dentale. Questo processo prevede l’inserimento di una vite in titanio nell’osso mascellare, sulla quale verrà montata una protesi dentale che riproduce il dente naturale.

Cosa fare subito in caso di dente rotto

Ecco alcune azioni da intraprendere immediatamente se si rompe un dente:

  • Raccogliere i frammenti: Se è possibile, raccogliere i pezzi del dente spezzato e conservarli in una soluzione salina o in latte fino all’appuntamento dal dentista.
  • Evitare di masticare con il dente rotto: Utilizzare il lato opposto della bocca per masticare per evitare di aggravare la frattura.
  • Applicare del ghiaccio: In caso di gonfiore, applicare del ghiaccio sulla parte esterna della guancia per ridurre l’infiammazione.
  • Assumere antidolorifici: Se il dente rotto provoca dolore, è possibile assumere antidolorifici da banco per alleviare il fastidio, in attesa dell’intervento del dentista.

Conseguenze di un molare rotto non trattato

Non trattare un molare rotto può portare a gravi complicazioni. Tra le conseguenze più comuni vi sono:

  • Infezioni: Un dente rotto espone la polpa dentale e può favorire l’ingresso di batteri, causando infezioni come l’ascesso.
  • Difficoltà masticatorie: Un dente rotto può compromettere la funzionalità masticatoria, portando a dolore durante i pasti e alterazioni nell’allineamento della mandibola.
  • Peggioramento della frattura: Se non si interviene, la frattura può peggiorare, rendendo più complesso il trattamento e aumentando il rischio di dover ricorrere all’estrazione.

Prevenzione delle fratture dentali

Per evitare di spezzare un molare, è importante prendersi cura della salute dentale con una corretta igiene orale e controlli periodici dal dentista. Alcuni suggerimenti per prevenire le fratture includono:

  • Evitare di masticare oggetti duri: Caramelle dure, ghiaccio o noccioli di frutta possono causare fratture dentali.
  • Trattare tempestivamente le carie: Un dente cariato è più incline alla rottura, quindi è essenziale trattare le carie in modo tempestivo.
  • Utilizzare un bite: Chi soffre di bruxismo dovrebbe utilizzare un bite notturno per evitare di danneggiare i denti.

Un molare rotto non è una situazione da sottovalutare. Consultare subito il dentista permette di valutare la soluzione migliore, che può variare dalla semplice ricostruzione alla sostituzione con un impianto. Ciao sono il Dott. Alberto Massidda, Direttore sanitario dello Studio odontoiatrico a Cagliari White. Ritorna a sorridere grazie a cure delicate e a misura di paziente, in grado di restituirti dei denti fissi un solo giorno, senza l’utilizzo del bisturi.